Presentazione
Per contribuire ad arricchire una secolare tradizione nei rapporti con l’Asia e con la Cina in particolare, nel 1975 fu istituito presso la Pontificia Universita` Urbaniana il Centro Studi Cinesi e per l’Asia, nell’ambito della Facolta` di Missiologia, con l’intento principale di avviare ricerche, raccogliere informazioni e favorire la formazione sullo sviluppo della situazione sociale e della realta` ecclesiale cinese che si stava gradualmente ridefinendo nel contesto asiatico e mondiale, anche con riferimento al fenomeno religioso.
Dopo circa cinquanta anni dalla fondazione del Centro, il ruolo centrale dell’Asia e della Cina sulla scena mondiale e` evidente. Esso costituisce un terreno privilegiato di osservazione e di analisi che influisce non solo sulla comprensione che si e` avuta finora di questo continente, ma anche sulle percezioni culturali, sociali e finanche geografiche che gli stessi asiatici hanno di se` stessi. Questo impone di riflettere sulla interconnessione planetaria quale dimensione costitutiva e determinante del mondo contemporaneo che interessa anche la dimensione del credere. Essa e` incoraggiata dall’acquisita consapevolezza che le culture e le societa` del mondo, come lo stesso fenomeno religioso, non possano piu` essere immaginate quali entita` statiche e monolitiche, quanto piuttosto come il risultato dinamico di processi storici complessi, di interazioni sociali e negoziazioni culturali che coinvolgono tutti gli aspetti dell’esperienza umana. Questo rende necessario, anche nella dimensione ecclesiale, un ripensamento dell’approccio accademico per la conoscenza dell’Asia e della Cina, sviluppando nuove metodologie scientifiche piu` adeguate allo studio delle idee e delle pratiche emergenti nella fase contemporanea. Queste idee e pratiche avranno un impatto importante non solo sulle culture e societa` dell’Asia, ma anche sul resto del mondo in tutto l’arco del XXI secolo. Per avviare nuovi percorsi di formazione e di ricerca che coinvolgano il mondo cinese e asiatico nel suo insieme, risponde il Centro Studi Cinesi e Asiatici, allargando così gli obiettivi del suo impegno accademico e di produzione scientifica.
Una delle attivita` piu` rilevanti del Centro Studi Cinesi e Asiatici e` l’offerta, a partire dall’anno accademico 2025-2026, di un corso di studi innovativo e unico nel suo genere: Studi Transregionali sull’Asia o Transregional Asia. Il corso si sviluppa attraverso percorsi formativi per il conferimento di gradi accademici (baccalaureato/laurea, licenza/ laurea magistrale e dottorato). In questo percorso di studi, una particolare importanza riveste lo studio delle lingue asiatiche, in modo particolare le lingue cinese, coreana e vietnamita.
L’approccio accademico suggerito dagli studi transregionali mette in risalto l’interconnessione dei Paesi dell’Asia e la loro interrelazione con la comunita` globale attraverso un apporto interdisciplinare e transdisciplinare in cui confluiscono, per il corso di studi afferente al Centro, la teologia e la filosofia, la missiologia, il diritto, l’economia e la politica, le relazioni internazionali e la diplomazia, l’antropologia e le altre scienze sociali. Un apporto che, tra l’altro, e` in sintonia con la costituzione apostolica Veritatis gaudium di papa Francesco (si veda soprattutto il n. 4).
L’interesse principale del Centro e del suo programma di studi si rivolge innanzitutto all’Asia Orientale (Cina, Mongolia, Corea del Nord, Corea del Sud, Giappone, Taiwan) e all’Asia Sud Orientale (Myanmar, Laos, Vietnam, Thailandia, Cambogia, Malaysia, Singapore, Brunei, Indonesia, Timor Est, Filippine). Non si esclude, pero`, che nel futuro anche l’Asia Meridionale (India, Pakistan, Nepal, Sri Lanka, Bhutan, Bangladesh) possa essere inglobata nelle attivita` di ricerca e di formazione accademica del Centro e, quindi, del programma di Studi Transregionali.
La ricerca scientifica su aspetti storici, socio-culturali e religiosi trova diffusione anche attraverso conferenze e pubblicazioni su temi rilevanti ai fini della conoscenza del mondo cinese e asiatico. Tra le pubblicazioni recenti sono da menzionare: Catalogue of Chinese Documents in the “Propaganda Fide” Historical Archives 1622-1830 (2022); Repertorio dei catechismi cinesi nella Biblioteca della Pontificia Universita` Urbaniana (2019); Lezioni cinesi. Storia, filosofia e antropologia della Cina (2017), che raccoglie le conferenze piu` importanti promosse dal Centro negli ultimi quindici anni. Le prossime pubblicazioni saranno ospitate in una apposita Collana di Studi Cinesi e Asiatici che sara` inaugurata nel 2025, nel 50° anniversario della costituzione del Centro.
Per coinvolgere le giovani generazioni in attivita` di formazione e di ricerca sul mondo cinese e asiatico, il Centro offre tirocini annuali per le studentesse e gli studenti della Universita` Urbaniana e, mediante appositi accordi di cooperazione inter-universitaria, per coloro che frequentano Universita` e Centri di ricerca sia italiani sia di altri Paesi. Il patrimonio librario, collocato nel Centro Studi Cinesi e Asiatici e nella Biblioteca dell’Universita`, dispone di un’ampia collezione storica documentale che e` risalente all’istituzione della Congregazione de Propaganda Fide (1622) e puo` contare sull’Archivio Storico de Propaganda Fide per ricerche sulla storia del cristianesimo in Asia e in Cina.
Il Centro, inoltre, e` chiamato a dare supporto scientifico e di idee alle Istituzioni della Santa Sede che operano direttamente per l’attivita` missionaria e diplomatica verso l’area asiatica. Per questo offre la sua collaborazione al Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per la prima evangelizzazione e alla Segreteria di Stato – Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali.