Notizie storiche

La Pontificia Università Urbaniana (PUU) è stata fondata dalla Sede Apostolica come Istituzione di Studio delle discipline ecclesiastiche, con specifico orientamento all’evangelizzazione dei popoli» (Statuti, art. 1). Le sue funzioni di ricerca e insegnamento si svolgono nell’ambito del sistema educativo della Santa Sede, definito nella costituzione apostolica Veritatis gaudium, in conformità con le Norme applicative emanate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica. 

A motivo della sua origine e del suo fine, l’Università Urbaniana è legata al Dicastero per l’Evangelizzazione. Le sue origini risalgono al 1° agosto 1627 quando, con la bolla Immortalis Dei Filius, papa Urbano VIII diede origine al Collegio Urbano, primo nucleo del sistema educativo missionario della Congregazione de Propaganda Fide.

All’Ateneo venne subito concesso il privilegio di conferire il titolo di dottore, proprio dello Studium Urbis, oggi Università “La Sapienza”.

Il 1° ottobre 1962, pochi giorni prima dell’inizio del Concilio Vaticano, con il motu proprio Fidei Propagandae Giovanni XXIII elevò l’Urbaniana al rango di Università Pontificia. Per 300 anni, dopo la sua fondazione, il Collegio Urbano ha avuto sede nello storico palazzo di Piazza di Spagna, dove attualmente si trova la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ma nel 1926, durante il pontificato di papa Pio XI, fu trasferito al Gianicolo, prima in un modesto edificio, poi nell’attuale sede, più funzionale, ampliata negli anni Settanta con altri edifici (Biblioteca, Auditorium Giovanni Paolo II, ecc.).

Compito precipuo del Collegio Urbano de Propaganda Fide e, successivamente, della Pontificia Università Urbaniana, è sempre stato la formazione di sacerdoti, religiosi e laici operanti in terre di missione, in stretto rapporto quindi con le finalità istituzionali del Dicastero per l’evangelizzazione.

Nel Novecento maturarono le condizioni accademiche dell’elevazione dell’ateneo Urbano al rango di Università. Dalla lettera apostolica Maximum illud di Benedetto XV (30 novembre 1919) derivò l’impegno ad attivare l’insegnamento di discipline funzionali alla promozione della coscienza missionaria della Chiesa in ogni chiesa particolare dello studio delle culture dei popoli e dei relativi processi di inculturazione del Vangelo. In questo contesto venne eretta la prima cattedra di Missiologia. In forza dell’entrata in vigore della costituzione apostolica Deus scientiarum Dominus (24 maggio 1931) di Pio XI, l’attività svolta dalla nuova cattedra venne ridefinita con l’erezione, il 1°settembre 1933, del Ponticium Institutum Missionale Scientificum, cui fu accordata la facoltà di conferire i gradi accademici di Licenza e di Dottorato nelle discipline missiologiche e giuridiche. 

Il 25 luglio 1986, poi, dall’Institutum Missionale, già organizzato in due sezioni, nacquero le attuali Facoltà di Diritto Canonico e di Missiologia. Dal 1997 l’Università ha iniziato una profonda ristrutturazione. All’interno della Facoltà di Missiologia l’Istituto di Catechesi Missionaria, costituito già nel 1970, e la Sezione di Spiritualità hanno dato vita all’istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità Missionaria “Redemptoris Missio”,eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, che ne ha approvato il programma e gli statuti nel 1999.Da sempre istituzione accademica di indole missionaria e interculturale, l’Urbaniana si è impegnata ed è ancora impegnata nel promuovere e sostenere Istituti seminariali e centri di studi presenti nelle cosiddette “giovani Chiese”. Attualmente sono ben 107 gli Istituti Affiliati Aggregati accademicamente dipendenti dalle Facoltà di Filosofia, Teologia, Missiologia e Diritto Canonico, e vivacemente attivi soprattutto in Africa, Asia, Americhe e Oceania. Si tratta di una singolaree feconda “rete” formativa missionaria intercontinentale a vantaggio dei Docenti e degli Studenti, come pure di una straordinaria opportunità per l’Università a perseguire il suo permanente rinnovamento attraverso l’attualizzazione di obiettivi e contenuti disciplinari.

Nell’anno 2000 la Pontificia Università Urbaniana, nel desiderio di far propria una delle più grandi sfide missionarie della Chiesa e della società civile odierna, ha attuato nella Facoltà di Teologia, in collaborazione con lo Scalabrini International Migration Institute (SIMI), indirizzi di studio sulla Mobilità umana. Il 20 aprile 2004 il SIMI è stato erettogiuridicamente e incorporato alla Facoltà di Teologia. Cessata l’attività accademica del SIMI al termine dell’ultimo quinquennio di incorporazione, la Congregazione per l’Educazione Cattolica, su richiesta dell’Università, il 13 Maggio 2019, ha approvato l’erezione di una quarta sezione specialistica della Facoltà di Teologia, ovvero la sezione “Teologia pastorale e Mobilità umana”. In dal 1941 esiste all’Urbaniana una Sezione di Lingue, che si è andata man mano arricchendo degli insegnamenti di lingue orientali, classiche moderne. 

Nel 1975 sono stati istituiti il Centro Studi Cinesi e il Centro Studi “Cardinal Newman” dedicato a John Henry Newman (1801-1890), illustre alunno dell’Università. Mutate condizioni storiche e in sintonia con le sfide culturali del mondo della globalizzazione, nel 1960 fu fondato l’Istituto Superiore per lo Studio dell’Ateismo. Nel 2018 il Consiglio della Facoltà di Diritto Canonico ha richiesto al Magnifico Rettore l’erezione della Cattedra “Cardinal Velasio DePaolis”, in onore dell’eminente canonista e insigne professore della Pontificia Università Urbaniana scomparso nel 2017.Dal 1979 la Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana ha unificato due istituzioni precedenti: la Biblioteca del Collegio Urbano, chiamata Biblioteca Universitaria, fondata appena cinque anni dopo la Congregazione de Propaganda Fide per l’apostolato missionario, e la Pontificia Biblioteca Missionaria, che aveva sede nella Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli a Piazza di Spagna. Al fondo originario della Biblioteca del Collegio, andato parzialmente perduto negli ultimi anni della Rivoluzione francese, si sono aggiunti nel tempo molti libri rari e collezioni preziose. 

Attualmente la Biblioteca contiene circa350.000 volumi, di cui oltre 9.000 collocati nelle sale di lettura e direttamente accessibili; 800 riviste correnti e circa 4.000 estinte; circa50.000 microfiches contengono inoltre i documenti provenienti da vari archivi specializzati. Nella Biblioteca si trovano svariati incunaboli, circa1.500 cinquecentine, le collezioni degli atlanti geografici rari, delle carte geografiche stampate nel Cinquecento e dei catechismi missionari (dal XVI secolo in poi). Si segnala per ricchezza il fondo libri di cultura cinese. 

Notevole è il patrimonio biblico, con edizioni critiche eversioni dell’Antico e Nuovo Testamento in numerose lingue antiche. L’Urbaniana University Press, in ottemperanza ai compiti formativi affidati all’Università Urbaniana e alle finalità proprie della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha cura dell’attività editoriale. Nel realizzare programmi secondo i criteri della moderna editoria universitaria, essa riprende una importante tradizione che risale alle origini stesse del Collegio Urbano e della Stamperia della Congregazione di Propaganda Fide. La UUP pubblica anche le riviste scientifiche “UrbanianaUniversity Journal – Euntes Docete” e “Ius Missionale”, annuario della Facoltà di Diritto Canonico. Numerose collane sono riservate alla produzione sia di sussidi destinati alla didattica sia di pubblicazioni orientate a dare risalto a importanti iniziative di studio e approfondimento.

Dal 2011 la UUP fa parte del coordinamento delle University Press Italiane (UPI). Anche la Pontificia Università Urbaniana, come altre Università Ecclesiastiche, ha partecipato alle tappe evolutive del cosiddetto “Processori Bologna” e alla costituzione dello “Spazio Europeo di Istruzione Superiore”, attraverso l’armonizzazione dei sistemi universitari e la promozione della loro qualità. In questo ambito e per questo scopo l’Università collabora con l’AVEPRO (Agenzia per la Valutazione e la Promozione della Qualità nelle Università e Facoltà Ecclesiastiche), applicando negli orientamenti. La Pontificia Università Urbaniana è membro della FUCE (Federazione delle Università Cattoliche in Europa) e della FIUC (Federazione Internazionale delle Università Cattoliche), partecipando attivamente alle loro iniziative.

L’Urbaniana si caratterizza all’interno delle altre Università Pontificie Romane per il suo carattere di universalità, espresso non solo dal gran numero di Paesi da cui provengono i suoi studenti e docenti e dai numerosi Istituti Aggregati e Affiliati, ma soprattutto per l’attenzione allo studio delle culture e delle grandi religioni mondiali con le quali la Chiesa Cattolica entra in rapporto nel suo impegno missionario ad gentes. In una delle sue visite all’Università, il 19 ottobre 1980, Giovanni Paolo II si rivolgeva a docenti e studenti con queste parole:

La Vostra Università è – possiamo ben dirlo – quasi un segno concreto e visibile dell’universalità della Chiesa, che accoglie in sé nella propria unità la diversità dei popoli tutti […]. In modo del tutto particolare emerge in questa sede, sempre vivo e attuale, il problema del rapporto tra messaggio cristiano e culture diverse.

Questo mandato veniva ribadito dal Papa, con ancora maggiore chiarezza, nell’udienza concessa all’Università in occasione dei suoi 375 anni di storia, il 29 novembre 2002:

Fa parte di questo spirito, oggi in modo particolare, lo sviluppo duina particolare attenzione alle culture dei popoli e alle grandi religioni mondiali […]. Per questo, guardando al futuro, sarebbe auspicabile che l’Urbaniana si distinguesse tra gli Atenei Romani proprio per un’attenzione particolare alle culture dei popoli e alle grandi religioni mondiali, a cominciare dall’Islam, dal Buddismo dall’induismo, e di conseguenza considerasse con cura il problema del dialogo interreligioso nelle sue implicanze teologiche, cristologiche