Riproduzioni

Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana

Fotoriproduzioni

La Biblioteca mette a disposizione della propria utenza 2 macchine per la fotoriproduzione cartacea self-service, utilizzabili tramite la "tessera dello studente", rilasciata all’atto dell’iscrizione dalla Segreteria Didattica, ricaricabile dal dispositivo posto al piano seminterrato.

Il tariffario delle riproduzioni per una fotocopia in bianco e nero è di € 0,05.

È possibile stampare dalle fotocopiatrici le ricerche effettuate sul catalogo online della Biblioteca.

Regole per la riproduzione di materiale librario

È consentito fotocopiare
Opere pubblicate (libri e riviste cartacee) presenti in Biblioteca, nei limiti del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità, solamente per uso personale.

Non è consentito fotocopiare
Materiale inedito, cioè non pubblicato (ad esempio le tesi di laurea e le tesi di dottorato), senza l’autorizzazione scritta dell’autore.
Materiale antico o di pregio, per ragioni di conservazione dell’opera. 

Consultazione del materiale inedito
Sulla base dell'art. 9 del D. Lgs. 9 aprile 2003 n. 68, con la sesta direttiva europea e modifiche successive, la Tesi di laurea inedita non può essere consultata né utilizzata da eventuali interessati senza il consenso del laureato, titolare dei relativi diritti di autore morali e patrimoniali o dietro richiesta del permesso di consultazione al Direttore della Biblioteca, via mail o compilando l’apposito "modulo richiesta materiale inedito". La Biblioteca può concedere la consultazione in casi del tutto eccezionali (impossibilità di contatto con l’autore o a causa del suo decesso), con divieto assoluto di qualsiasi tipo di riproduzione o copiatura. Nel caso della consultazione di Tesi di laurea e di altri studi inediti, deve rimanere documentato il nome, la firma leggibile e l’indirizzo del richiedente, nonché la il titolo dell’opera richiesta e la data di consultazione.

Fotografie di materiali presenti in Biblioteca
È possibile fotografare o scansionare per uso personale il materiale presente in biblioteca (nei limiti del 15%).

È vietato il plagio
Il plagio consiste nell’appropriazione di un’opera altrui, o di una sua parte e/o di una sua elaborazione, mediante copiatura, spacciandola per propria e quindi senza che all’autore vengano riconosciuti i diritti che gli spettano per legge.

È vietata la contraffazione e l’alterazione di un’opera

Uso della parte di un’opera senza citare la fonte

  • Come prescrive l’art. 70 comma 1 e 3 della Legge sul diritto d’autore: «Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali».

  • «Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore, dell’editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull’opera riprodotta». Questa norma riguarda anche il materiale reperito via web.